Regole per una corretta esposizione al sole

Dieci regole per l’esposizione al sole: le sue radiazioni sono indispensabili alla vita del pianeta Terra e a noi per garantire la sintesi di vitamina D, necessaria alla calcificazione delle ossa e per il buon umore. Ma per evitare danni alla pelle, ancor più la pelle delicata dei più piccoli, prima di esporci ai raggi ultravioletti è necessario seguire qualche cautela. Dobbiamo ricordare che le ustioni in età pediatrica espono il futuro adulto ad avere un maggior numero di nei e un maggior rischio di melanoma.

Titolo originale apparso sull’articolo della Dott.ssa Floria Bertolini, pubblicato su: “Dolce attesa” Anno 5 – n. 38 – Luglio 2006: Bebè protetti dal sole

Proteggi il tuo bambino dalle scottature solari 

È estate, le giornate sono più lunghe e anche per i più piccoli è tempo di vita all’aria aperta e di esposizione ai raggi solari, indispensabile fonte di energia per la vita, ma anche sorgente più importante dell’emissione di radiazioni ultraviolette (UVA e UVB) alle quali bisogna fare particolare attenzione.

Nei da tenere d’occhio

I bambini vengono al mondo con una pelle elastica, morbida e di un colorito omogeneo. Generalmente, alla nascita, il bimbo non ha nei: solo eccezionalmente può presentarne uno, e in tal caso si dice che è congenito. I nei appaiono successivamente e la loro comparsa va posta in relazione con fattori genetici e con le esposizioni ai raggi ultravioletti. È infatti ormai evidente come le ustioni solari subite in età pediatrica e nell’adolescenza influenzino la melanogenesi: lo dimostra il fatto che si può generalmente osservare un numero inferiore di nei in corrispondenza delle zone usualmente coperte. Una quantità elevata di nei aumenta la probabilità che, nel tempo, uno di questi degeneri, anche se va precisato che il melanoma non insorge esclusivamente su una formazione preesistente: talvolta può comparire ex novo. I nei sono chiazze o macchie pigmentate: possono essere piane o in rilievo e assumono forme e dimensioni diverse. Rappresentano lesioni benigne della pelle, ma quando un neo perde la propria stabilità e non appare più circoscritto, è bene che venga attentamente valutato dal dermatologo, che verificherà se occorre intervenire con un’asportazione chirurgica per un controllo istologico del tessuto.

Generalmente, prima della pubertà i nei non sono a rischio e quindi, di norma, non si effettuano controlli clinici, fatta eccezione per quelli congeniti molto grandi, oppure in caso di familiarità per tumori cutanei. È comunque importantissimo conoscere una semplice regola, detta dell’ABCDE, che va seguita per una primaria autovalutazione dei propri nei, allo scopo di individuare quelli eventualmente a rischio. Questi ultimi evidenziano le caratteristiche qui di seguito elencate:

  • A come asimmetria;
  • B come bordi, irregolari e frastagliati;
  • C come colore, non uniforme o particolarmente scuro;
  • D come dimensione, superiore a 6 millimetri di diametro;
  • E come evoluzione, cioè variazione dell’aspetto iniziale di uno dei parametri sopra descritti.

Le regole della prevenzione

II sole è la fonte da cui tutti gli esseri viventi traggono energia vitale: basti ricordare i suoi benefici effetti sull’umore e sulla produzione di vitamina D, tanto importante per una buona ossificazione. Tutto questo, però, non può far trascurare alcune semplici regole di prevenzione. Rispettandole, i genitori eviteranno ai loro bambini le spiacevoli conseguenze dell’esposizione ai raggi solari sia nell’immediato (come gli eritemi e le ustioni) sia a lungo termine (come le neoplasie), e potranno trascorrere una gradevole estate all’aria aperta.

Ecco un sintetico decalogo da tenere sempre a mente.

  • Non esporre al sole in modo diretto i bambini al di sotto dei 36 mesi.
  • Dopo i tre anni, evitare l’esposizione nelle ore in cui lo spettro solare è più ricco in raggi UVB, cioè tra le 12 e le 16.
  • Usare un’adeguata fotoprotezione con creme filtro a fattore elevato per UVA e UVB, resistenti all’acqua e fotostabili.
  • Applicare il prodotto solare mezz’ora prima di esporsi e poi ogni 2 ore. Anche se resistente all’acqua, la crema dovrà essere nuovamente spalmata ogni volta che il bambino avrà fatto il bagno o la doccia.
  • Proteggere il bimbo con cappello, occhiali e maglietta, ricordandosi che se gli indumenti sono bagnati la protezione si riduce.
  • Non dimenticare di proteggere il piccolo anche nelle giornate nuvolose, perché i raggi solari filtrano ugualmente.
  • Prestare attenzione alle superfici riflettenti, come acqua e sabbia.
  • Predisporre una dieta ricca di frutta e verdure, ad alto contenuto di vitamina C e di betacarotene, che hanno un effetto antiossidante.
  • Far bere spesso il bambino per compensare la traspirazione.
  • Usare prodotti lenitivi come il doposole.

La scelta delle creme

Qualche notizia in più sulle creme solari. La pelle del bebé dovrebbe sempre essere difesa da un prodotto con fattore di protezione (Sun Protector Factor, in sigla SPF) superiore a 25. Per i bambini, così come per le donne in dolce attesa, è importante verificare la composizione dei cosmetici, costituiti da filtri chimici e fisici in diversa proporzione: a tale proposito, è utile sapere che i componenti di questi prodotti sono elencati sull’etichetta in ordine decrescente di concentrazione. Le sostanze più usate per schermare fisicamente la pelle sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio, ma il loro impiego allo stato puro comporta problemi estetici, poiché si tratta di elementi che rimangono visibili sul corpo: i filtri chimici, invece, sono cosmetologicamente gradevoli, in quanto non si vedono sulla pelle, ma hanno provocato, in passato, reazioni allergiche in alcuni soggetti. Per questo motivo, le sostanze chimiche che compongono tali prodotti sono state via via affinate con nuove molecole, e quelle di ultima generazione finora non hanno dato luogo a reazioni avverse. Va però puntualizzato che i pericoli determinati da una scottatura solare in tenera età sono di gran lunga più rilevanti rispetto alle eventuali controindicazioni individuali verso alcuni ingredienti presenti nelle creme.

 

La dr.ssa Floria Bertolini svolge attività di dermatologo a Padova, Piove di Sacco, Vicenza e Rovigo.