Alla dottoressa Floria Bertolini, Dermatologo a Padova, Vicenza e Rovigo, che si occupa spesso di capelli nella sua attività, è stato posto il quesito sulla tossicità della permanente ai capelli della mamma per i figli, da parte di una lettrice/mamma della rivista “Bimbi sani e belli”, cui la dottoressa ha risposto.
La permanente è una metodica di arriccamento dei capelli, che avviene tramite l’utilizzo di sostanze chimiche che spezzano dei legami chimici tra le fibre di cheratina, permettendo di dargli l’aspetto arricciato. Il processo avviene in due fasi: prima viene usata una sostanza alcalina che spezza i legami disolfuro, poi una soluzione neutralizzante per ricreare nuovi ponti disolfuro, che conferiranno l’aspetto arricciato ai capelli. Questa è un processo delicato e i capelli diventano più fragili. Le sostanze impiegate sono irritanti per le vie respiratorie, per cui i negozi di parrucchieri devono essere dotati di adeguti sistemi di ventilazione/aspirazione. Inoltre, sono sostanze che creano spesso allergie per contatto, per cui i parrucchieri devono fare uso di dispositivi di protezione individuali (DPI) durante il loro utilizzo. Anche chi si sottopone alla permanente può sviluppare una allergia da contatto e, in tal caso, non effettuerà più la permanente. Attualmente, però, non vi sono dati che segnalino problemi per la salute di chi è vicino ad una persona che ha fatto la permanenente.
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