Il 18 febbraio 2023 si è svolto a Firenze Il congresso di Tricologia “Casi clinici in tricologia” , in cui i partecipanti – Dermatologi e Chirurghi Plastici – hanno messo a confronto le proprie esperienze sulle patologie del cuoio capelluto, le alterazioni della crescita dei capelli e le terapie  utilizzate per risolvere le varie condizioni.

E’ stata ospite anche la fondatrice dell’associazione A.I.P.A.F. (Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends), Claudia Cassia. La fondatrice è una paziente di alopecia areata (AA), che si è impegnata a portare aventi le istanze degli ammalati di AA, perchè si tratta di una malattia che ha un grande impatto nella vita di chi ne è affetto, con conseguenze sia sulla vita di relazione, sia sulla propria autostima. Ha ribadito di cercare di far comprendere che questa è una malattia e non deve essere considerata solo in problema di tipo estetico. Infatti, si tratta della malattia autoimmune più diffusa. .La comparsa di AA altera  sempre la qualità della vita del paziente, sia quando appaiono solo poche chiazze alopeciche, che il paziente riesce a nascondere, ma ovviamente si teme che la malattia progredisca, sia quando l’alopecia è diffusa o universale, per cui è una condizione evidente a tutti, sia quando il/la paziente decide  di coprire l’alopecia con una protesi. Spesso l’AA si presenta in più persone della stessa famiglia. Sovente compare in pazienti che sono affetti da dermatite atopica, ma si osserva spesso anche in persone che soffrono di un altro disturbo del sistema immmunitario, tipo la tiroidite, la  celichia o altre patologie autoimmuni.

L’alopecia areata è una delle varie alopecie esistenti.

Qualsiasi altro tipo di alopecia, e soprattutto le forme irreversibili –  come accade nelle alopecie cicatriziali, cui appartengono – per citare le forme più frequenti – il lichen planus pilaris (LPP), l’alopecia fibrosante frontale, l’alopecia cicatriziale provocata da lupus eritematoso discoide (LED), e dal lupus eritematoso discoide disseminato (LEDD), la cellulite decalvante, l’acne cheloidea della nuca, cambia la percezione della propria immagine e questo è causa di grande sofferenza per chi ne è affetto, con conseguenze a livello psicologico e relazionale, e quindi abbassamento della qualità del benessere della vita personale e di relazione.

La forma più diffusa di alopecia, quella androgenetica maschile (AGA), anche se frequente, molto spesso non è ben accettata dai maschi affetti, contrariamente a quanto spesso viene ritenuto.

Anche le donne possono soffrire di alopecia androgenetica femminile (FAGA), sia durante l’età fertile, sia in menopausa .ed in generale è una forma meno severa e con diversa  distribuzione della perdita dei capelli rispetto quanto si osserva nei maschi.

La dottoressa Floria Bertolini ha partecipato al convegno, presentando  essa stessa un caso clinico di Licheh Planus Pilaris, per la discussione in aula, .

 

 

Il corso di Tricologia si terrà a Firenze il 18 febbraio 2023. Saranno a confronto Dermatologi e Chirurghi Plastici che si occupano di malattie dl cuoio capelluto, cercando insieme come migliorare la diagnosi e la terapia di varie condizioni che portano alla perdita dei capelli.